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![]() Creare la propria famiglia: la gestione delle relazioni familiari e le conseguenze nella coppia
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![]() Creare la propria famiglia: la gestione delle relazioni familiari e le conseguenze nella coppia
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Articolo a cura della Dott.ssa Rosanna Di Falco
La genitorialità rappresenta un aspetto rilevante della vita dell’individuo, un elemento importante della propria identità personale. La scelta di diventare genitori comporta un’esperienza di vita in costante evoluzione che tocca fin nel profondo tutto il proprio essere. Come sostiene Francois Dolto: “nascendo un bambino trasforma due adulti in genitori” e sempre più famiglie vivono con difficoltà le responsabilità del proprio ruolo genitoriale. Spesso si sente dire che il mestiere di genitore è il più complesso del mondo e quest’affermazione sembra essere ancor più vera in questo periodo storico-sociale nel quale i valori sembrano essere divenuti “liquidi”e i ruoli incerti; ne è la riprova, il diffondersi, nell’ultimo periodo di tante “scuole per genitori”. Gli attuali genitori, si trovano a vivere esperienze nuove rispetto al passato, infatti, i disagi personali vissuti durante la propria crescita e i veloci cambiamenti sociali li hanno persuasi dell’impraticabilità per i loro figli, dei valori che hanno sperimentato su di sé e dell’impossibilità di riproporre i modelli genitoriali della propria famiglia di origine. La complessità dell’esistenza nella società in cui apparteniamo rende necessaria una notevole flessibilità e interscambiabilità di ruoli all’interno della famiglia: i padri, tendono oggi a lasciare spazio in alcune delle aree che erano di loro esclusiva competenza, dedicandosi a quelle funzioni affettive che in passato erano delegate quasi totalmente alla figura materna. Le madri, rinunciando in parte all’esclusività del rapporto con i figli, hanno maggiori possibilità di realizzazione personale all’esterno della famiglia e questo non senza difficoltà da parte di entrambe le figure. Come scriveva Winnicott: “… nel lavoro di crescere i figli, le cose importanti si fanno momento per momento, mentre accadono i fatti della vita. Non esistono lezioni, né momenti specifici per imparare”. (Winnicott, 1993, p. 31). Molti genitori oggi si sentono inadeguati, lo capiscono quando scoprono che diventeranno madre/padre, quando il piccolo nasce, quando piange, rigurgita, non dorme, quando questi non gli rivolge lo sguardo oppure quando vuole stare sempre in braccio. Da lì in poi i genitori vivranno tutto un crescendo di ansie da impreparazione, scopriranno che non possono sentirsi competenti una volta per tutte perché dietro l’angolo c’è un nuovo evento imprevisto, una crisi evolutiva, un dubbio e ritorna la solita domanda: “Ce la farò? Sarò competente”? CHI È UN GENITORE COMPETENTE O SUFFICIENTEMENTE BUONO: Un genitore che garantisce la sua presenza o un genitore assente e in quanto assente impone ai figli il rapporto con la loro responsabilità? Un genitore sufficientemente buono è qualcuno che sa oscillare tra la posizione della presenza e quella dell’assenza perché la presenza eccessiva tende a produrre un modello disciplinare della genitorialità che guida e orienta il destino della vita dei propri figli, invece un genitore spesso assente rischia di esporre precocemente e in modo traumatico la vita dei figli al vuoto. Un genitore competente è un genitore che sa offrire la propria presenza non ingombrante, sa chiudere gli occhi, retrocedere e andare sullo sfondo; da una parte garantisce la presenza attraverso l’ascolto della richiesta d'amore del figlio e nello stesso tempo in grado di lasciar andare i propri figli consegnandoli al mondo. “….Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo. (Kahlil Gibran) Se in passato il modello genitoriale tramandato accoglieva spesso alto livello di controllo e scarso accudimento oggi, in funzione del livello di questi due elementi, possiamo individuare nuovi stili genitoriali.
Dott.ssa Rosanna Di Falco Psicologa, Pedagogista, Mediatrice Familiare Via Col di Lana, 11 Roma
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